lunedì, gennaio 03, 2011

I tuoi nemici hanno le cimici, tu dici

Allora, il problema è che dopo aver lanciato tuoni e fiamme contro chiunque non gli lasci fare il federalismo, minacciando carabine e pallottole e marce su Roma, non solo detto federalismo continua a restare su carta, ma la notizia nordista della settimana consiste in due petardi e due scritte su una sede della Lega. Dopo vent'anni di muri imbrattati dai padani, di "Roma ladrona" e "nazione padana" su tutti gli svincoli, può anche capitare che qualche vandalo non sia leghista ma antileghista: statisticamente ci sta.

Il problema è che il leghismo è un movimento di base, deve avere nemici raffinati e radicalscicchi che sorbiscono infusi mentre discettano di questione borbonica. Se salta fuori che i nemici sono pezzenti come loro, nasce un problema. E dunque ben vengano le cimici in casa: chi ti mette le cimici in casa è senz'altro un potere forte, che probabilmente manovra gli sfigati lanciatori di petardi, tutta una congiura radical-massone contro i leghisti.

Una bella idea, tanto più che non serve nemmeno mostrare questa famosa cimice: una volta sì, certe cose davanti ai giornali andavano esibite, ma ormai il livello si è molto abbassato, nessuno sta più a chiederti le prove delle cazzate che dici.

L'unico appunto che si può fare a Bossi è che l'idea della cimice non è molto originale: oltre al famoso precedente berlusconiano, lo stesso Bossi la raccontò più o meno identica nel '93, come nota Ceccarelli.

Ora ci sono due possibilità - ovvero no, ce n'è anche una terza, cioè che Bossi stia dicendo la verità oggi come nel '93 - seh, vabbè. Veniamo alle due possibilità serie:
1) Bossi ha poca fantasia, non sa più cosa inventarsi, già la sparata estiva dei ministeri delocalizzati al nord deve avere esaurito la creatività sua e di una dozzina di collaboratori col papillon verde.
2) E' un disco rotto. Ripete le stesse cose. Magari è convinto di essere ancora nel '93, o perlomeno nei dintorni.

La cosa fantastica è che mettendo insieme le dichiarazioni che ha fatto da giugno fin qui, si ottiene il ritratto di una persona che nel migliore dei casi è in preda a un dissidio amletico (elezioni sì, elezioni per adesso no, elezioni magari invece sì, elezioni per ora no, elezioni subito assolutamente, elezioni no perché è arrivato il federalismo, elezioni sì perché altrimenti non si fa il federalismo, elezioni no aspettiamo il federalismo); nel peggiore dei casi è in stato confusionale. Ma non ci si pone il problema. Anzi, l'idea generale che filtra dai giornali è quella di un leader cazzuto che persegue la sua strategia, ricatta Berlusconi, minaccia Napolitano, e questo e quello. Il leghismo è questo: la compattezza intorno a un leader che da mesi non sa esattamente che cazzo fare, e guai a chi lo dice.

3 commenti:

  1. D'accordo nel merito, ma perchè non su Leonardo?

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  2. Perché quando ho iniziato era lungo tre righe.

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  3. Aggiungo un'ipotesi:
    4) sua moglie è preoccupata per la sua salute (http://www.videobabymonitor.com.au/images/318_bear.jpg)

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