mercoledì, dicembre 31, 2008

He thinks it's not Koscher! Fundamentally he can't take it!

Bombardamenti a Gaza + Natale è l'anniversario della morte di Joe Strummer = Il video di Rock The Casbah adesso mi fa piangere mentre penso che nessun gruppo oggi avrebbe il coraggio di farlo, e sì che da bambini ci sembrava proprio un'innocua puttanata.

Masters of Low Profile

Da qualche mese curo una piccola rubrica su Rolling Stone (niente di speciale, credo sia un esperimento, non ho nemmeno scelto io il titolo). 
Ma quant'è menabile, 'sto ragazzo? Buon 2009

lunedì, dicembre 29, 2008

raudologia

2004 la testa di Saddam bomba-carta caricata con quasi mezzo chilo di polvere nera
2005 lo tsunami dal nome dell'onda anomala che alcuni anni fa devastò le coste dell'oceano indiano. Questo botto è composto da 11-15 cilindri esplosivi dal peso di un chilo ciascuno e collegati a un'unica miccia
2005 la Bomba Ratzinger creata nell'autunno del 2005, all'indomani dell'elezione del pontefice, contiene 4 chili di esplosivo. L'involucro è costituito da un secchio di plastica che, esplodendo, proietta schegge
2005 razzo Shangai pericolosissimi nelle città, perché destinati a essere accesi in luoghi aperti. La potenza di queste granate che esplodono anche ad altezze superiori ai 50 metri è devastante: possono penetrare nelle abitazioni, sventrando finestre e verande
2005 Ronaldinho
2006 la Bomba Finanziaria questa bomba pesa dagli 8 ai 15 chili, è ispirata alla manovra del 2006 del governo Prodi, ma è stata riproposta sul mercato illegale nel 2007. Per lanciare la 'bomba Finanziaria' occorre una sorta di mortaio calibro 22. L'ordigno, perché di questo si tratta, utilizza per salire in alto nel cielo una carica di lancio composta da 850 grammi di polvere nera. A questo punto si verifica la deflagrazione di una 'carica di spacco' composta da perclorato di potassio e alluminio nero che disperde nell'aria una serie di bombette a grappolo, che a loro volta danno vita ad una rumorosa cascata di luci e di colori
La guida ai grandi botti di capodanno su Asphalto (a cura del dr. Brunvand) è un documento notevole. 

Essere un blog di livello

A un certo punto ti rendi conto che stai scrivendo cose approssimative, e vorresti trovare qualcuno che conosce meglio l'argomento; e i più aggiornati che riesci a trovare sono quelli che lincano le tue cose approssimative. 

E adesso si riparte pure con Gaza. C'è qualcuno che riesce a scrivere qualcosa di sensato su Gaza? Io credo di avere esaurito il senso.

sabato, dicembre 27, 2008

Lindi e pinti

Ripulisti nel PiDdì: vartere vuole fare pulizia... "Via!"... se ne sono andati e l'ultimo ha chiuso la luce. Vartere e' rimasto al buio... "E gli onesti che non sono allineati se ne vadano sbattendo la porta, se credono!". Vartere starnutisce... "...la portaaaa!".

Comunque, se non c'era la crisi, la questione morale non esisteva... è la storia della mela: chi ruba ha fame.

mercoledì, dicembre 24, 2008

Modena regge

C'è stata un'altra scossettina, ma ho piacere di rassicurarvi: Modena è sempre lì, nella nebbia, con la magia dei mercatini di Natale in piazza Grande:

martedì, dicembre 23, 2008

ansia

Il terremoto, se volete saper questo, l'ho sentito forte e bene; non ho però ancora capito da dove è partito, e il fatto che l'ansa sia giù non mi piace tanto.

domenica, dicembre 21, 2008

Cosa racconteremo ai figli che non avremo

A volte cerco di immaginarmi cosa avrebbe pensato Mozart dei Pixies.
Probabilmente nulla: il suo senso dell'udito, geniale ma pur sempre storicamente determinato, avrebbe identificato le distorsione come “rumore”, e non avrebbe distinto una canzone dall'altra. Forse. E forse no. Tutto quello che mi viene in mente è lo choc culturale che provai quando il mio prof di musica mi prestò una cassettina del Dylan acustico. È musica, questa? E potrò mai capirci qualcosa?

Voi non sapete che angoscia sia. L'avete vista soltanto sulle facce dei vostri genitori, quando sparavate techno a buco in cameretta, o ai nonni che non capivano il rock'n'roll. Ma credevate di poter essere giovani per sempre? Verrà anche per voi il momento in cui sentirete solo un fischio, un urlo, un'esplosione, cosa sta succedendo? E uno stronzetto verrà a dirvi Nonno, ma come, è la mia band preferita. Maledetti posteri, hanno sempre ragione loro.

Io per esempio ieri sera sono andato a vedere Le Luci Della Centrale Elettrica. Seconda volta che ci andavo, ma continuo a non capire. Ecco, se io fossi stato un discografico e Le Luci fossero venute da me, gli avrei riso in faccia, come il tizio della Decca coi Beatles. E mi sarei pentito atrocemente, perché adesso Le Luci va in tv, vince il premio Tenco, riempie sale sempre più capienti, e le ragazzine in prima fila sanno le canzoni a memoria. E hanno ragione loro. Le ragazze che imparano i testi a memoria hanno sempre ragione.

Io non ci capisco niente, mi distraggo come alla predica in chiesa. Non riesco neanche bene a distinguere quando finisce una canzone e comincia l'altra. Ogni tanto una frase più lapidaria delle altre mi riscuote, ma ho la sensazione che siano tutte frasi lapidarie, centinaia di versi lapidari, una specie di contraddizione in termini secondo me, ma le ragazzine mi danno torto. Comunque, sintetizzando, di cosa parla? Sembra che sia uscito a prendere le sigarette ma i distributori non funzionavano, allora ha provato un po' più avanti, ma non funzionavano nemmeno là, e quindi ancora più in là, e così per sempre, il fantasma del ferrarese volante che gira su una macchina a recriminare quando basterebbe un distributore funzionante per tranquillizzarlo. Io non fumo e queste angosce non le posso capire, finisco seduto in fondo alla sala con Glauco.

Glauco dice che nelle sue canzoni ci sono centinaia di rimandi a un certo tipo di cultura che noi abbiamo (i Cccp, Pazienza, l'esercito del surf) e i ragazzini no. Quindi dovrebbe piacere a noi? No, noi ci annoiamo, appunto, perché queste cose le abbiamo digerite, mentre i ragazzini vengono investiti da una massa di input misteriosi, come noi davanti ai primi cartoni animati giapponesi che in effetti i nostri genitori non sono mai riusciti a capire.

E quindi è inutile che mi lamento, non ci si può lamentare d'invecchiare; se neanche Mozart capiva Debaser, chi sono io per pretendere di capire Le Luci Della Centrale Elettrica? In Italia oggi c'è un giovane artista che scrive migliaia di versi lapidari e le ragazze li imparano a memoria, e ho anche il coraggio di lamentarmi?

Tanto anche se m'invitavate non venivo

Io comunque ho sempre preferito il Risiko.
Anzi, adesso tiro fuori il Risiko e ci gioco, e non li invito, eh, no.
Ci gioco da solo, ché sono bravo, e alla fine scommetto che vinco io.
Ecco.

giovedì, dicembre 18, 2008

Riotta è sempre un po' più avanti

E' partito in questi istanti il primo servizio sul cenone a base di pesce.

That thing looks like a striped tomato!

Insomma, ieri in tv hanno fatto l'orrido Starsky & Hutch che segna un punto basso persino nella carriera di Ben Stiller, e tuttavia.
Tuttavia io di Starsky & Hutch ho un ricordo veramente infantile, di pre-serate sulla rai; le trame non riuscivo a seguirle e probabilmente avevo anche difficoltà anche a riconoscere Starsky da Hutch; quello che riconoscevo benissimo, ovviamente, era la macchina. La Ford Torino con la striscia bianca, che sarà anche nel prossimo film di Eastwood. E così mi è scattata la ricerca oziosa su wikipedia. Non sto a raccontare quanti telefilm ho rintracciato in un paio di ore, ma le cose più divertenti le ho trovate sulla Ford Torino di Starsky.
Dunque pare che l'attore che interpretava Starsky la odiasse, sin dalla puntata pilota. La sua obiezione mi pare sensata: che senso ha un poliziotto in borghese con una macchina che sbrillucica a dieci miglia di distanza? Se Starsky avesse saputo che l'obiettivo finale ero io (un bambino che giocava coi lego sul tappeto), forse avrebbe capito che il rosso fuoco e la striscia bianca erano necessarie per attirare e mantenere l'attenzione. Ma lui pensava a un tipo di pubblico più maturo, e decise che l'avrebbe distrutta. La guidava male apposta, schiantandola un po' qua e un po' là. Questo a volte era richiesto dalla sceneggiatura, ma a volte era solo frustrazione e cattiveria. La cosa fantastica è che il personaggio Starky invece alla macchina ci teneva parecchio (se non sbaglio era Hutch quello con la macchina-pollaio).

Glaser took an immediate and long-lasting dislike to the car, which has not changed to this day. According to Glaser in several interviews, there were three main reasons why he instantly hated the car: First, in his opinion, it was big, ugly and childish-looking. Secondly, the idea that two 'undercover' cops would drive around in a car with such an outlandish appearance seemed ludicrous, and lastly: He just doesn't like Ford products. At the first viewing of the car with David Soul (Hutch), Glaser remarked that the car looked like a 'striped tomato'. That nick-name stuck, and very soon the show's writers had worked it into the show as Hutch's derogatory name for Starsky's beloved Torino. Glaser remarked to Soul that he hated the car and that he was "going to destroy that car...burn it down every chance I get!" 

Da una serie all'altra la produzione ne ordinava un altro paio, ma pare che dopo quattro anni la situazione del parco-auto fosse tragica.

Towards the end of the four seasons of production, the Torinos were each noticeably worse-for-wear, and close watchers of the later episodes will spot many dents and other damage on the cars as they appear in various episodes. In particular, the driver's side 1/4 panel and tail-light area was seen to be smashed up in a couple of different 4th season episodes, and at least one of the cars was shown to have a dented and twisted front bumper along with some visible damage to the grill behind the bumper. The very last appearance of the Torino on the series seems to show that the driver's door and window will not even close correctly, possibly due to the rigors and effects of the 'spirited' stunt driving the car suffered over the years.

Sulla wiki in inglese ci sono persino gli attuali proprietari, gotcha.

"Veltroni: subito pulizia nel partito"

Ahinoi, "subito" era sei mesi fa. Adesso la denominazione corretta è "un po' tardi". 

mercoledì, dicembre 17, 2008

Tra sei anni lancerà youporn

Vado fuori a cena, torno, c'è Vespa che sta facendo una marchetta pazzesca a Dagospia.
"Ma come fa a battere sul tempo tutti i migliori giornalisti d'Italia e avere le notizie in esclusiva?"
Mah, chissà. Forse perché se le inventa?

venerdì, dicembre 12, 2008

No orgoglio no pregiudizio

Se toglie veramente il Latino dallo Scientifico diventa il mio Ministro dell'Istruzione per tutta la vita.

mercoledì, dicembre 10, 2008

Tu sei cattivo con me, perché

...mi svegli alle tre
per farmi firmare decreti un po' porno,
po' porno, po' porno.



Tu sei cattivo con me, poiché
mi guardi come se
io fossi un’attrice
porno, pop porno, pop porno, porno

Tu sei cattivo con me, giacché
ti piace sognare
quel tipo di ministra un po' porno
po' porno, po' porno.

martedì, dicembre 09, 2008

C.C. Baxter e l'etica del lavoro


Ho letto su Wikipedia che la scena dell'ufficio nel film L'appartamento sarebbe un omaggio a King Vidor. Non conosco il film di Vidor ma ieri pomeriggio, mentre rivedevo per la centesima volta Jack Lemmon e Shirley MacLane cominciare quella partita a carte, commuovendomi come sempre, ho creduto di notare un nuovo dettaglio, forse non molto significativo, ma che mi confermava - semmai ce ne fosse ancora bisogno - la grandezza di questo film.

L'impiegato C.C. Baxter si muove in una griglia geometrica e precisa. La routine delle sue mansioni è scandita dai numeri, dal ritmo collettivo e dalla sua ossessione per le statistiche. I suoi movimenti e le sue promozioni sono allargamenti di spazio e spostamenti verticali di piano. Sarà un caso che il ruolo di Miss Kubelik sia quello di addetta agli ascensori?
Tutto questo movimento-lavoro è regolato, e forse anche permesso, dalla mancanza di etica. Il tradimento, l'ipocrisia, la complicità, la menzogna governano i rapporti tra Baxter e i rispettabili manager che utilizzano l'appartamento. L'ingranaggio è ben oliato e funziona a meraviglia, fino al parossismo della scena in cui i giorni prenotati sul calendario vengono scambiati in un furibondo giro di telefonate. Il sesso meccanico che avviene nell'appartamento, e a cui allude più di una volta il medico vicino di casa, è un riflesso di quell'ingranaggio.
Due azioni non rispettano la geometria pervasiva di questa vita: il tentativo di suicidio di Miss Kubelik, che si sente incapace di migliorare la propria condizione, e l'amore (dichiarato la prima volta "in contumacia") di Baxter, che non volendo prestare ancora una volta l'appartamento, preferisce licenziarsi.
Dunque, l'etica (o la disperata consapevolezza della mancanza di essa) sembra capace di contrapporsi e scardinare l'organizzazione del lavoro e del sesso così come la conosce il benestante uomo medio americano del 1960, anzi indicando un'ottimistica liberazione dal lavoro e aprendo nuovi giochi, come in quell'ultima storica battuta "fai le carte e dillo ancora".
E pensare che L'appartamento quell'anno vinse cinque Oscar, tra cui quelli per il miglior film e per il miglior regista.

lunedì, dicembre 08, 2008

Ho 35 anni e cosa ho fatto della mia vita?

Grazie a Petunias vengo a sapere che Gérard Lauzier è morto, senza mai avere avuto una pagina wiki decente. Né sono in grado di farla io. Io adesso mi metterò semplicemente a postare tutta la roba sua che trovo on line, e voi, appena domani aprono librerie e biblioteche, profittatene. Poteva farti semplicemente morire dal ridere; ma se era amaro, era l'amaro della medicina che ti guarisce per sempre dall'Invidia, e diventi uomo. L'ultima tavola di Cronache dell'Isola Grande in cui due ubriaconi al bancone raccontano come una tribù di indios amazzoni fu sterminata per uno scherzo (e intanto non riescono a smettere di riderne) è qualcosa che non dimenticherò mai, e ho dimenticato Delitto e Castigo.

La scena iniziale della Corsa del topo è la scena iniziale che avrei voluto scrivere io. Giuro, non passa un mese della mia vita senza che io pensi a quant'è figa la sequenza iniziale della Corsa del topo.

Ma di che parla questo fumetto, vi chiederete? Ebbene, di un uomo col romanzo nel cassetto. Il pirla perfetto. 

Poi ci sono i pirla ancora imperfetti, da perfezionare, come quello di Ritratto di giovane.
Lili Fatale è la sua prima storia - ed è già un maturissimo capolavoro. Lauzier smitizza il postcolonialiamo con una leggerezza che oggi non riusciremmo a immaginare. Da qui è nata la storia per cui è uno scrittore di destra - tranquilli, la destra francese anni '70 è comunque a sinistra di Veltroni adesso. 

Incredibili anche i Tranches de Vie, sui miti degli anni '70.



Ho l'impressione che il testo di più facile reperibilità in Italia sia il Ritratto d'artista. E' lo stesso pirla di Ritratto di giovane, dieci anni dopo. A ventiquattro anni un pirla completo, come in Italia se ne trovano solo dai 35 in su (per dire, ha due bambini). 

Ho sempre sognato il ritorno dello stesso personaggio dieci anni dopo - in un certo senso stava invecchiando con me. Che sciocchezze avrebbe ancora combinato? Ora devo immaginarmele da solo.


sabato, dicembre 06, 2008

Provincia o no

Vorrei fosse messo a verbale che persino in un paese come il nostro raramente si è visto un dibattito così cialtrone come quello sull'abolizione delle province.
Vedere un tema complesso e per sua natura eminentemente tecnico come l'organizzazione amministrativa dello stato trattato con una superficialità che i bar sport sembrano think tank è persino ilare se, al pari di me, vi frega poco e niente della questione.
Ma è preoccupante se pensate che un giorno potrebbe essere in discussione un argomento serio.

venerdì, dicembre 05, 2008

Bastonare il cane che affoga

Al termine di tre giorni di fuoco, nel corso dei quali cittadini, tecnici, associazioni e imprese hanno manifestato con forza il proprio dissenso per l’art. 29 del DL che rende più difficile usufruire dell’agevolazione fiscale, anche per gli interventi effettuati nel 2008, mercoledì il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha annunciato che il Parlamento eliminerà la retroattività dell’art. 29 È di ieri sera invece l'apertura sul silenzio-rifiuto: "è una procedura - ha detto il Ministro Tremonti - che si può modificare. Però su una cosa sarò assolutamente fermo: se dai un credito d'imposta, ed è giusto darlo in quel settore, poi però lo devi coprire”.

giovedì, dicembre 04, 2008

Trova il piccolo errore

1. Nel corso di una consultazione plebiscitaria, la Base elegge (A), che è più o meno l'unico candidato credibile.
2. (A) saluta, ringrazia lo straordinario pubblico, e nomina un consiglio (C), che lo aiuti nella complicata impresa di condurre il partito alla vittoria eccetera.
3. Va tutto a schifìo per 6 mesi. La Base mormora.
4. (A) s'incazza e prorompe: se qualcuno di (C) vuole sostituirmi, si faccia avanti. Nessuno di (C) si fa avanti.

Tutto regolare?

e se ci credi ne racconto un'altra

La grande rivoluzione transex di Vladimir che vince all'Isola ci fa una pippa, stasera su Raccontami il prete assume una travestita come Perpetua. Nel 1966.

mercoledì, dicembre 03, 2008

Sterminarli tutti e riservare l'ultimo colpo per Tremonti

Aggiornamento della situazione: hanno tolto la retroattività al provvedimento sulle detrazioni del 55% con lotteria ma hanno lasciato la lotteria. E Tremonti è pure salito in cattedra per dire che "i crediti d'imposta non sono un bancomat"
(parentesi preliminare: la retroattività che hanno tolto semplicemente non avrebbe passato il primo ricorso in tribunale. ma li leggono i provvedimenti prima di farli uscire? c'è qualcuno che li legge?)
venendo al sodo:

1. E' vergognoso che lo stato abbini una detrazione a una lotteria informatica. La detrazione o dev'essere del 55 per tutti o del 36 per tutti.

2. Il motivo invocato per la lotteria, cioè che deve essere certa l'entità della spesa, grida vendetta per il semplice fatto che è falso: dal momento che il 36 viene confermato comunque per tutti l'entità della spesa per lo stato rimane assolutamente incerta.

3. Nel merito del provvedimento. Tagliare la spesa nel risparmio energetico e sulle rinnovabili è stupidità allo stato puro. Per tanti di quei motivi, persino economici, che non sto neanche a elencarli tanto chi legge o li capisce da solo o è inutile.

Ma questo è il paese dei Franco Battaglia che scrivono sui giornali del presidente del consiglio e del presidente del consiglio che scrive le prefazioni ai libri di Franco Battaglia. Questo è il paese in cui l'opposizione reale è Ilaria D'Amico.
Quindi è normale così

Il mondo senza Il Manifesto (sarà più o meno uguale a questo)

Tanti anni fa la Groenlandia ghiacciò, e i Vichinghi decisero di morir di fame. Decisero loro, perché i loro vicini eschimesi, che non avevano problemi a mangiar pesce, sopravvissero. Ma la sola idea di cambiare la loro fiera dieta feriva la dignità degli orgogliosi Vichinghi.

Tanti anni fa, il Manifesto aveva un sito internet semplice e dignitoso. Credo che ancora nel 2001 fosse il miglior quotidiano italiano da leggere on line.
Poi hanno deciso di metterlo a posto, trasformandolo in un affare pretenzioso e sconclusionato, come piaceva a quei webdesigners, d'inizio secolo, quelli che "se l'utente non clicca non si diverte". Per dire, adesso per leggere un articolo bisogna cliccarci sopra tre volte. L'archivio continua a scomparire dopo una settimana, perché al lettore del Manifesto la Storia non interessa, lui è dinamico e vive nel presente. Io ho smesso di leggerlo, e in generale non lo linco (lincare qualcosa di destinato a scomparire?) Nel frattempo nel mondo reale i quotidiani digitalizzavano l'archivio (persino quelli italiani).
Ora il Manifesto chiude, e tra qualche anno nessuno si ricorderà più di loro, e della loro pazza idea di restare indipendenti su carta negli anni OO. Più duri delle querce che hanno fatto abbattere.

(Rivestiti, dai).

martedì, dicembre 02, 2008

Sterminarli tutti

Allora la situazione è questa: c'è gente, famiglie addirittura, che a causa di un provvedimento del governo non solo palesemente iniquo e assurdo, in una parola sola: allucinante ma probabilmente anche illegale rischia di perdere in un colpo solo alcune decine di migliaia di euro, dico decine di migliaia, che aveva investito in interventi di risparmio energetico e produzione di energia rinnovabile.
E sono due giorni che per radio e tv vedo l'opposizione stracciarsi le vesti per 2 euro/mese di aumento di sky.
I link non li metto, chi li vuole se li cerchi

Al tuajol ad furmajin (*)

In occasione del 70simo anniversario del decollo, vorrei ricordare l'illustre modenese mostrandovi il favoloso panorama che gli ispirò il gesto glorioso e insieme folle.
Anche se oggi bisogna dire che non c'è molta visibilità: 




(*) In una lettera, l'editore volante aveva chiesto che lo spiazzo tra la Ghirlandina e il Palazzo comunale dove sarebbe impattato fosse chiamato, da quel momento "Il tovagliolo di Formiggini".