giovedì, gennaio 31, 2008

Dossetti è ancora vivo?

C'è una sola cosa, a parte la sua morte che naturalmente mi auguro, che ci può salvare da 5 anni di quel mafioso di merda porco che minaccia di tornare a governare questo stolto paese: bisogna inflazionare la scheda di partiti formati da antiberlusconiani di ferro, famosi e centristi oltre ogni ragionevole dubbio. Solo che a parte Montezemolo non me ne vengono in mente. Ma dove diavolo si sarà cacciato Federico Caffè ?

soldi spesi bene

Quelli della lobby discografica. Sulla Gazzetta Ufficiale sta per uscire una legge che, per una svista del legislatore, consente la libera pubblicazione dei file mp3.

"La Lega minaccia l'Aventino"

Brrrr.

martedì, gennaio 29, 2008

mi ero appena seduto sulla riva del fiume, e chi ti vedo?

Facci: La Rai ha querelato lo scrivente e ha chiesto dieci milioni di euro di risarcimento. I repeat: 10.000.000 di euro, che potrebbe tranquillamente essere un record nazionale.

Nei commenti: No, non è un record. A suo tempo Mediaset ha chiesto 20 miliardi nella causa contro Luttazzi. Per avere parlato di un libro che riportava dei fatti, non per avere espresso giudizi.

Desidero manifestare massima solidarietà a Filippo Facci, intimidito a mezzo querela, e a tale scopo eviterò di incollare le parole orrende che a suo tempo riversò su Luttazzi nei blog, e nel giornale di merda su cui scrive. E mi costa un po', devo dirlo. Viva la libertà.

domenica, gennaio 27, 2008

cassonetto differenziato per il giornalismo on line

La situazione dei boxini morbosi [(c)giovani tromboni] di repubblica è la seguente: ormai va bene qualsiasi cosa. Vai dal barbiere sottocasa e trovi un calendario fatto con le forbici, con le foto delle vacanze sessuali ai tropici? Va bene. Basta mettere davanti: "sezione trash" e va tutto bene.

cuuuuuuuuuuura te ipsum

Ricca scopre l'ultima diavoleria di Mountain View. Stavolta giocano sul fuoco. E se qualche lettore, per dire, si fa male e li denuncia? (per lo stesso motivo, sulle pagine mediche di wikipedia c'è un disclaimer enorme).

chiedi chi era Uwe Boll

Ho un annuncio: chi di voi aveva smesso di leggere polaroid perché il fottuto sito non si caricava, può ricominciare. C'era un problema con le finestrelle di commento. Enzo ha dovuto chiudere le vecchie finestrelle e ha perso qualcosa come... 4 anni di commenti? Amen.
Ieri sera tra l'altro ho beccato Valido, venuto da Londra (apposta per i Leggins...) e gli ho detto che il sito è assai più bello da quando ci scrive lui; ma non avevo mica capito che il prezzo da pagare era la fine di Valido.tv.
Ora dove leggeremo di Uwe Boll o Stig Tøfting?
Ma se ne pentirà, oh se se ne.

(Ma se Valido va su Polaroid, ed Enzo viene su Piste, Cragno dove lo mando?
Aspetta, ho un'idea).

sabato, gennaio 26, 2008

Al Sole 24ore copiano leo?

Leggetevi questo articolo di Fabrizio Galimberti e ditemi se non vi sembra ispirato alla prosa leonardesca.

tutta gente che è andata al Classico

E poi c'è il caso dell'apocrifo di Neruda (che ha portato meritatamente Lia in homepage di Repubblica), che getta un lampo tra tanti sullo spessore culturale di una classe dirigente che crede di aver letto i classici e invece sta citando i Baci Perugina.

Vedi anche un interessante precedente.

tutta colpa d'Almodovar

A quest'ora l'avranno già lincata tutti, ma l'intervista di Caporale a Nino Strano (l'uomo che si è portato in Senato la mortadella perché tutta l'Italia lo vedesse mentre si mangiava la mortadella) mi sembra un documento imprescindibile dello stato mentale della nostra classe digerente. Dirigente. (Dirigibile marrone, senza elica o timone).

Ha anche guarnito la sua faccia di lembi di mortadella espulsi dalla bocca oramai incapiente. E tracannato spumante oltre a quello versato sullamoquette.
"Tutto il cinema di Almodovar si nutre della carne viva come scena fondante della propria rappresentazione creativa. In me c'era l'idea di sviluppare anche visivamente il senso della vittoria".

venerdì, gennaio 25, 2008

Il senso della smisura

È caduto. E noi godiamo. Smisuratamente. Prodi è rimasto appeso alla sua superbia. Il peggior trapasso, per un politico. Si può perdere con dignità, per sfortuna. Perché qualcosa di imprevisto va storto. Ma quando si perde così, per pura e livida tigna, senza lasciar speranza a chi si lascia nell'onta della sconfitta, allora si perde per sempre. Insieme al diritto a essere un leader politico. Se poi è la seconda volta, il verdetto è definitivo. Per questo godiamo. Non con l'ebbrezza dei pazzi. Con il sollievo della ragione. Non perché siamo dei barbari, ignari che la politica sia una cosa seria e che il Paese versi in condizioni terribili. No. Godiamo perché la caduta di Prodi è la fine ultima della carriera di un politico i cui effetti sono stati devastanti. Per il Paese e la sua immagine nel mondo. Per tutti noi poveri contribuenti. E per la sua parte politica. Perciò godiamo. Prodi ha avuto quel che si merita. A casa. Fine corsa. Mai più. Prodi ha sempre pensato che a governare basti il pallottoliere, un voto in più.
Oscar Giannino su "Libero" di oggi

MastelLULZ


Immagine tratta dal flickr di Brullonulla
(legenda: 1 - 2 - 3 - 4)

giovedì, gennaio 24, 2008

alla ricerca di nuove rotte (purché portino al solito Fanculo)

Io non ci credevo, ma ne ho appena visto almeno uno nell'approfondimento notturno del tg2: ci sono degli osservatori politici intelligentissimi che sostengono che il PD, da solo, se s'impegna potrebbe battere il Polo. "Questo è un nuovo centrosinistra, non ha più paura delle sconfitte del passato". Contro l'aritmetica, contro i sondaggi, contro la logica, contro tutto.

Gente più veltroniana di Veltroni (che invece cincischia, vorrebbe le larghe intese, e forse realizza che è stato preso in giro). Kamikaze coi culi degli altri, temo. Alla larga.

Modena violenta

Mi butto sulla cronaca nera, adesso.

Tutto quello che non avete mai osato chiedere...

...sulle chiavette USB. Per esempio: si possono mettere in lavatrice? Scopritelo grazie a Piste!

La Memorex traveldrive mini da 256 MB che ho preso in America l'anno scorso si è fatta una centrifuga a 40° ed è perfettamente funzionante. Bisogna dire che indossava il suo cappuccio.

mercoledì, gennaio 23, 2008

Il problema non è il Papa


Incitato da Leonardo vi do anch’io le mie considerazioni sul papa alla Sapienza.
Hanno fatto benissimo a tenerlo fuori. Una delle poche buone notizie di questo periodo.

Hanno fatto bene e i motivi sono ovvi: il papa non è un tizio qualsiasi che ha delle idee diverse da quelle di un altro e col quale è buono e giusto confrontarsi: il papa è il capo di una delle tante minoranze organizzate che impongono la propria volontà sulle nostre vite tramite la cogenza delle leggi dello Stato, che contribuiscono ad elaborare.

Hanno fatto bene, si diceva. Ma questi micro conflitti simbolici sono ovviamente ben lungi dal risolvere il problema di fondo, quello dell’ingerenza indebita della religione sulle nostre vite. Che ha origini abbastanza lontane, ma neanche troppo: viene da quella parte di illuminismo ingenuo che qualche secolo fa uccise il dio dei cieli solo per trasportarlo sulla terra, chiamarlo popolo e indicare nel principio di maggioranza la fonte di ogni sovranità.

Da questo deicidio monco nascono i problemi dell’oggi. Perché uccidere il dio dei cieli per portarlo sulla terra, al di là di essere assurdo, ha come ovvio corollario quello di resuscitare anche il celeste estinto. Giacchè qualsiasi minoranza organizzata - e quelle religiose lo sono sempre un po’ più delle altre - può allearsi con queste altre e dar vita a quella maggioranza che detiene la sovranità legittima.

Gira e rigira il problema si chiama sempre democrazia rappresentativa. Almeno questa democrazia rappresentativa. E la soluzione politica alla questione può essere solo la limitazione del potere delle maggioranze. Che naturalmente va decisa a maggioranza.

lunedì, gennaio 21, 2008

con nemici così, chi ha bisogno di amici

Oggi ci sono senz'altro notizie più importanti, ma adesso da Piroso c'è Forattini, che compie centosessantamila anni, ha venduto ottocentofantastiliardi di libri di vignette che non mi fanno ridere dal 1985, e sta dicendo che lui ha avuto una carriera difficile perché è sempre stato una vittima del Sessantotto.

capisci che invecchi quando

La prospettiva di un crack in Borsa non ti diverte più.
Anzi, ti sgomenta proprio.
Ti sorprendi in cesso a... pensare che dovresti comprare dell'oro ma... dov'è che si compra esattamente? Perché a scuola non t'insegnano le uniche cose importanti? E poi chissà quanti vecchi in chissà quanti cessi stan pensando la stessa cosa, quindi l'oro s'impennerà, anzi probabilmente si è impennato già, mentre tu sragioni sul bidet.
Dov'è finito il ragazzino che rideva dei suicidi di wall street, dov'è? Maledetto stronzo, perché non hai convertito in brillanti le paghette?

Tanto all'inferno ci starà già

Non maleditelo, non serve a niente: Italia.it è morto in silenzio
(via punto-informatico)

domenica, gennaio 20, 2008

Milano la inquinano perché non si senta la merda

C'è una signora marocchina di 37 anni, che dal 1993 vive a Milano con regolare permesso di soggiorno.
Finché un giorno non perde il lavoro.
Di conseguenza perde anche il permesso di soggiorno.
Di conseguenza, secondo l'opinione della manager biondina che governa Milano, non può iscrivere la figlia più piccola alla scuola materna (la più grande frequenta già le elementari).
Di conseguenza, ha fatto ricorso contro il Comune di Milano. Io spero che lo vinca. Spero anche che la manager, in un soprassalto di decenza, abbandoni l'impiego. Tanto ne troverà senz'altro un altro meglio remunerato e, soprattutto, nessuno le straccerà la carta d'identità mentre lo cerca.

sabato, gennaio 19, 2008

All you need is wrong

Il commesso ha il timbro della notte prima mezzo scolorito sul dorso della mano e mentre mi parla non lo ascolto, cerco solo di capire in che locale è stato, a quale concerto è andato. Poi sento che mi dice qualcosa tipo "e nere possono andare bene con tutto" e io rispondo subito "allora prendo queste", e penso a questo bel ragazzo che avrà dieci anni meno di me, con i capelli rasati e la camicia stretta, che lavora il sabato nelle boutique del centro per pagarsi l'Alma Mater e i venerdì notte, e penso alla distratta sicurezza con cui usa una frase che avrà sentito perfino mia madre quando mi portava a comprare le scarpe a quattro anni, e la sentivo pure io senza capire, anche se forse, a quei tempi, magari la si usava di più per il beige.

giovedì, gennaio 17, 2008

Parigi vale un po' più di una Messa

Un tribunale francese ha sanzionato Giuliano Ferrara per 34.000 € - spese processuali incluse - a causa di un vecchio pezzo di Tabucchi scippato a Le Monde. E siccome siamo su Piste, potremmo anche titolare Beccati Questo Panzone, e passare ad altro. Invece secondo me c'è un ragionamento da fare, che va oltre la semplice Schadenfreude (=la gioia che ti dà la sventura dei tuoi nemici, 'gnoranti).

Ferrara è stato sanzionato per una delle sue classiche scorrettezze. Pezzi rubacchiati, traduzioni faziose, censure nascoste, ecc. ecc.; roba che fa spesso, ma che nessuno gli sgama più, per stanchezza. In Italia. Per una volta che il caso non è di competenza italiana, gli capita una multa così. Quando si parla di "impunità dei potenti", provate a ragionare su casi come questo. Una cazzata che in Italia nessuno nota più, in Francia ammonta a 34.000 €.

Probabilmente nemmeno Ferrara era consapevole della situazione. Per un semplice motivo: ha sempre avuto qualcuno che lo tirava fuori dai guai. In Italia. E' cresciuto con una sensazione di impunità che si è pian piano mutata in percezione di onnipotenza. Alla corte francese ha spiegato che in Italia è prassi normale anticipare un pezzo di un altro giornale coperto da copyright: ma che, sei scemo? Ma sei davvero convinto che Pinco Pallino potrebbe pubblicare su un suo foglietto un pezzo prima che vada in stampa in prima pagina sul Corriere? Probabilmente sì, probabilmente non ti rendi nemmeno conto che esistono le regole, giacché le hai sempre ignorate e papà (il papà di turno) ti ha sempre coperto.

Un personaggio così, un ballista patologico (davanti alla corte ha dovuto ammettere che la consulenza Cia è una "provocazione", ma provocami questa), una povera persona che in un altro Paese europeo correggerebbe le bozze dei tabloid, in Italia fa il maitre à penser, in Vaticano il consulente laico. Hai voglia a dire la fuga dei cervelli.

martedì, gennaio 15, 2008

proprio quando mi ero deciso a pagare il canone



Ho ritrovato il pezzo del Tg2 anti-Galileo. Intravisto di sguincio ieri: pensavo di essermelo sognato. Grazie a Hardcore Judas.

Credo che il senso sia questo: siccome le prove fornite da Galileo a favore della teoria eliocentrica erano errate, la Chiesa fece bene a farlo ritrattare con la forza. Ratzinger qualche anno fa la pensava così? Imbarazzante.

Bisognerebbe avere il tempo di documentarsi: l'Inquisizione aveva gli strumenti per confutare le prove di Galileo? L'Inquisizione portò argomenti scientifici in favore del geocentrismo - a parte quel famoso passo del libro di Giosuè? Insomma, fu un dibattito scientifico o no?

la compagnia dell'indie

Qualche tempo fa su Piste ci domandavamo, preoccupati, se il futuro dell'indie non fossero i Kinder Délice.

Ora possiamo dirlo: no. Il futuro dell'indie è molto ma molto peggio.

CAVALLI INDI(PENDENT)
A dimostrazione che la moda urge di nuove leve, Daniele Cavalli, figlio dello stilista Roberto che collabora alla collezione uomo, spiega il nuovo stile maschile della maison, facendo riferimento al fenomeno musicale dell’indie. In tal modo, svela al pubblico più adulto e meno cool, un neologismo delle 7 note che non ha nulla a che vedere con l’India ma è la contrazione del termine “independent”, riferito agli artisti e ai gruppi che non fanno parte delle etichette major (le solite 4 grandi: Warner, Universal, Sony ed Emy*). E finalmente, la moda ha un nuovo riferimento musicale, oltre al solito rock (o al jazz, citato dai bianchi e grigi di Krizia che stampa sulla felpa il 33 giri in vinile).
Sulla passerella dello stilista, lo spirito indie con intonazioni rock che arricciolano i capelli di un modello come quelli di Jimmy Hendrix, giustificando persino la pelliccia leopardata da Keith Richards, si traduce in “cavallizzazioni” dei nuovi basic del guardaroba. Uno per tutti, il piumino con stampe a secco, effetto pitone. Mentre, la ricerca di una nuova sartorialità autonoma dalle regole delle tradizioni anglosassoni, trasforma il gilet del tight in un pullover e il morning dress dei duchi di Windsor in un completo a giacca grigia di principesca attualità.


Mi stavo giusto chiedendo... esistono ancora i metallari? Con le borchie e i chiodi? Dove ci si iscrive? Fanno i Sabba? Mi date l'indirizzo?

(*) Emy, prima di fare la major, era una delle tre nipotine di Paperina, sorella di Ely e di Evy. Ultimamente l'hanno vista in giro con Quo.

domenica, gennaio 13, 2008

il rogo delle vanità

Su Corriere.it, il rapporto interno della Thyssen-Krupp tedesca sull'incidente di Torino

Gli operai sopravvissuti al rogo e i compagni di lavoro delle vittime «passano di televisione in televisione » e vengono rappresentati «come degli eroi»
. Un fatto, quest'ultimo, particolarmente sgradevole, che impedisce ogni possibile misura di censura o di richiamo a questi testimoni, che sono ancora e a tutti gli effetti dipendenti della società, ma che in questo momento sarebbe inopportuno colpire sul piano disciplinare, anche se non si esclude di poter prendere in considerazione questa ipotesi per il futuro, dopo un'attenta analisi degli aspetti formali e delle rassegne stampa cartacee e televisive. Infine, nella lettera ritrovata all'interno di una valigetta nelle perquisizioni, si traccia anche un affresco della situazione politica italiana in generale, facendo notare come lo stesso governo guidato da Romano Prodi, che attraverserebbe comunque un periodo di «crisi», possa trarre vantaggio dall'estrema attenzione dei media sul rogo di Torino, che può esercitare, se non altro, un ruolo di calamita capace di distrarre l'attenzione dei lettori e dei telespettatori da altri e più urgenti problemi di politica interna.

Insomma, c'era il serio rischio che si smettesse di parlare della riforma semipresidenziale con lattuga alla tedesca, o dell'omicidio di Garlasco, o della ficcion su Bettino Craxi, che son queste le cose che ci devono realmente interessare, mica gli estintori.

(M)

vuoi pure queste? Bettino, vuoi pure queste?

Io, se fanno la fiction su Bettino Craxi, mi propongo come comparsa. Nella scena in cui gli tirano le monetine. Sono anche disposto a portarmele da casa.
(Via Mantellini)

venerdì, gennaio 11, 2008

sa fare tutto, proprio tutto, compreso un caz.

Cito ampiamente (fingete che sia un tumblerone):

- Sì, solo che questo nuovo telefonino che ho comprato ha la tastiera sul display per cui è impossibile usare il pollice, devo colpire i tasti con un dito alla volta quindi per scrivere un messaggio faccio un sacco di errori e ci metto parecchio tempo... Comunque volevo dirti che ieri sera ho incontrato Cunegonda.
- Cunegonda? La ragazza che amo alla follia fin dalla terza media e che non mi ha mai degnato di uno sguardo?
- Sì, appunto, mi ha chiesto il tuo numero perché vuole dirti che ha scoperto di amarti anche lei. Solo che questo nuovo telefonino che ho comprato non ha la funzione ricerca sulla rubrica, allora ci ho messo un po' di tempo a scrollare per arrivare al tuo nome e lei si è spazientita...
- Oddio, e allora?
- Allora mi ha strappato il telefono di mano, si è fatta una foto alle tette, e mi ha detto di mandartela, che così avresti capito. Solo che non è venuta tanto bene, sai questo nuovo telefonino che ho comprato non ha il flash non ha lo zoom e la risoluzione è appena appena sufficiente...
- Vabbè, non importa, mandami subito un MMS!
- Eh non posso, perché questo nuovo telefonino che ho comprato non gestisce gli MMS. Del resto non ha nemmeno la funzione inoltra o il copiaeincolla per i messaggini, quindi non ho potuto mandarti un SMS che ho ricevuto il mese scorso con una proposta di lavoro che sembrava fatta apposta per te...

giovedì, gennaio 10, 2008

La benzina costa troppo poco

di Pepi Katona
In questi giorni le prime pagine dei giornali parlano di record del prezzo della benzina. Sbagliano. L’allarmismo a un tanto al litro si scontra contro i dati ma anche contro i valori in gioco.
È chiaro che la benzina costa molto. Da alcuni anni il prezzo del petrolio continua a salire e in un decennio ha decuplicato la sua quotazione.
Non è decuplicato invece il prezzo dei carburanti. Non è decuplicato per diversi motivi, tra i quali pesa in fatto che buona parte del prezzo finale è costituito dal peso fiscale, il quale non segue - se non nell’Iva - gli andamenti del greggio.
A titolo di esempio, dopo lo shock petrolifero del ’73-’74 la benzina costava più di oggi e nel 1975 il prezzo medio era - depurato dall’inflazione e trasformata la lira in euro - di 1,429 euro al litro.
Nel 1980 la benzina costava 1,54 euro al litro. Nel 1985 costava 1,504 euro al litro.
Questi prezzi citati sono le medie annuali, quindi sono state “smussate” le punte.
A ciò va aggiunto il valore reale, non misurabile sul prezzo, del litro di benzina. Venti o trenta anni fa le automobili con un litro di benzina facevano poche cose. Consumavano come petroliere, e solamente la minuscola Fiat 500, tra una doppietta e l’altra, riusciva ad avvicinarsi ai 20 chilometri al litro. E quelle auto inquinavano come ciminiere.
Oggi, quel litro di benzina offre molti più servizi. Con un litro si fanno più chilometri, godendo d’estate la frescura dell’aria condizionata, seguendo le indicazioni del navigatore, ascoltando la musica contenuta in un pacco di compact disc, nella sicurezza dell’airbag e dell’Abs. Nel bilancio familiare, la benzina e il gasolio hanno un peso assai minore rispetto a venti o trent’anni fa.

via e-gazette

arrivano i professionisti

Pierluigi Diaco non sa battere al computer (punteggiatura, spazi, parentesi, un apostrofo da matita rossa, ecc. ecc.)

martedì, gennaio 08, 2008

cinghiarsi tra amichetti (ma sottesi da un'etica)

Come nasce un fascista? Come tutti i bambini.
Come cresce? Secondo me c'è una fase della crescita in cui si piglia un sacco di mazzate.
Come diventa fascista? Nel tentativo di rivivere la sua infanzia, cercherà un modo per dar mazzate in giro, e perché no, per prenderne, prenderne tante.

E tutto questo lo avevo capito prima ancora di sentir mai parlare della cinghiamattanza.
Cinghiamattanza è una danza macabra che si fa tra camerati.è espressione plastica di stile, forza e portamento.cinghiamattanza è onore, è lotta di strada ma sottesa da un'etica,caciara costruttiva, sudore e volontà.cinghiamattanza in ultima istanza (aguzza la vista) è un atto d'amore..

E incularsi no, eh?

Santa Vergine della Guadaluppa, portalo via

Svegliarmi con Ombibus a volte mi avvelena il giorno intero. Insomma, cosa c'è di meglio alle 8 del mattino di un bel dibattito sulla 194 a base di Buttiglione?

A un certo punto Rodotà si permette di dire che la politica di controllo delle nascite suggerita dalla Chiesa in America Latina non ha avuto risultati molto buoni, e Buttiglione dice non è vero, d'informarsi meglio. Scatta la rissa. Rodotà gli risponde che l'America Latina è praticamente la sua seconda casa, e Buttiglione risponde più o meno testualmente: "io sono laureato honoris causa all'università di Città del Guatemala!"

Voi ditemi cosa può aver fatto di male un embrione nelle sue vite precedenti, per non essere abortito ed evolversi in Buttiglione.

il più grande sondaggio dell'umanità

In questi giorni milioni di americani sono chiamati a rispondere a questo interessante interrogativo: preferite essere rappresentati da una donna o da un negro(*)?

Ho paura che la risposta finale sarà "Preferiamo un Repubblicano, grazie", però spesso i sondaggi sono più interessanti per i quesiti che per le risposte.

(*) Ho detto "negro", esatto, già.

domenica, gennaio 06, 2008

"Britney ha assunto droga per cavalli"

Ma non mi dire.
Cioè, che roba.

Chissà come si sente, il titolista, dopo aver sparato in cima all'homepage del più prestigioso quotidiano italiano una notizia così. Magari suo figlio ha smesso di assumere ketamina due anni fa perché non è più alla moda. Però, certo, se lo fa Britney ridiventa uno scoop.

A questo punto, ho già pronti i titoli per le prossime settimane

"Britney sorpresa a mangiare carne di animali morti"
"Britney filmata mentre si agita seminuda su un palco!"
"Britney confessa: mi lavo le parti intime con acqua potabile che disseterebbe centinaia di bambini africani"

sabato, gennaio 05, 2008

la tua Second Sega (o sega 2.0?)


E ci tengo a dire, non ho niente contro i segaioli. Come potrei?

Come diceva Diogene, credo, una sega al momento giusto avrebbe impedito la guerra di Troia; e non solo quella, a mio giudizio. Secondo me i segaioli hanno due cose che salveranno il mondo: una gran fantasia e un discreto autocontrollo della fantasia medesima.
Il segaiolo è uno che prima di fare una cosa, ci pensa bene, molto bene, a volte ci pensa tanto bene che la cosa è fatta senza dare fastidio a nessuno. Ce ne vorrebbero di più.

Proprio per questo, ho sempre cercato di essere tollerante verso le pratiche masturbatorie altrui. Per dire, io i calendari patinati non li capisco tanto, ma finché non li fanno con mia figlia non mi danno problemi. Mi sembra abbastanza chiaro il funzionamento: non potendo bombarsi l'Arcuri, alcuni se l'appendono in camera. Embè? Son gusti.

Anche Second Life, da questo punto di vista, non mi dava problemi. C'è gente che invece delle foto patinate si eccita con i pixel degli avatar? Accomodatevi, sarà sempre meglio di molestare le sconosciute o andare a puttane. Ripeto: non c'è problema. Se ci penso ne ho fatte di peggio, a quell'età.

Però quando Gianluca Neri appende il calendario delle avatar nude di Second Life, la mente vacilla.
per ogni scatto sono stati piazzati diversi punti luce in grado di simulare sfumature ed ombre; è stato necessario scegliere tra varie location di SecondNation e, in qualche caso, ricorrere ad uno studio fotografico (virtuale pure lui).
Fammi capire: io pensavo che almeno su Second Life si trombasse. Cioè, che Second Life fosse il mondo che permette ai segaioli di realizzare le loro preziose fantasie. E invece no: uno deve andare nella second life per farsi una second cameretta in cui appendersi un second calendario, e poi (quando la second mamma non è nei pressi) tirare fuori il suo second cazzetto e... ci rendiamo conto? La sega al quadrato! ma quanti universi paralleli dobbiamo creare prima di lasciarci indietro la sfiga?

giovedì, gennaio 03, 2008

se gli embrioni sapessero chi li difende, si abortirebbero da soli

Qualche anno fa Veronica Lario Berlusconi dichiarò di avere vissuto un aborto terapeutico - una cosa che al direttore del suo giornale non piace più tanto. Oggi Malvino le suggerisce di licenziarlo. Non fa una grinza.

Mi rivolgo a lei come donna che ha provato – sulla sua pelle, come si è soliti dire in modo brutale ma efficace – l’immane dilacerazione tra due necessità che lei ha risolto essere irrimediabilmente divergenti. Per il poco che può contare, sappia, io condivido quella sua scelta. E, anche se non ci conosciamo di persona, mollerei due solenni ceffoni a chiunque osasse affermare che in una situazione come quella sia prioritario il diritto del feto sulla salute fisica della gravida (ma mi spingo a dire anche psichica, per quanto l’art. 7 della legge 194 non la consideri ragion sufficiente).

Sto per suggerirle di intervenire con un atto di censura sulla libertà di espressione di chi dirige Il Foglio? Non mi permetterei mai: le chiedo di esercitare un diritto che Giuliano Ferrara riconosce pienamente ad un editore, come ha eccellentemente argomentato nel caso del licenziamento di Daniele Luttazzi da parte de La7. Vedrà, nel caso fosse rimosso dalla direzione del suo giornale, troverebbe facilmente di che vivere come dimostra il suo notorio curriculum.

benefattore dell'umanità

Fino a ieri, se andavi su Wikipedia e digitavi "Come si seducono le donne", non ricevevi risposte intellegibili.

Adesso .

"Suggerisci una riforma costituzionale a caso"

Io vorrei soltanto capire: ma il PD funziona così? Cioè, c'è un appartamentino a Roma, dove ogni tanto Veltroni e Franceschini vanno a fare due chiacchiere, Buon Natale, Buon Anno, senti, hai visto quanto è figo Sarkozy? Mi è venuto in mente che nel 2008 potremmo fare anche noi il semipresidenzialismo, cosa ne dici?
"Figata! Però forse prima dovremmo consultare la base".
"Buono, soltanto... come facciamo a consultarla? Non ci sono le strutture intermedie, ci siamo soltanto io e te..."
"E io sono molto impegnato, faccio il sindaco, ho un sacco di ordinanze da firmare..."
"Sai cosa ti dico? Vado direttamente in tv, e la butto lì: Ehi, base, che ne diresti del semipresidenzialismo?"
"Figata! Però qualcuno si lamenterà".
"Eh, si capisce, adesso solo perché uno fa il vicesegretario del PD non può più andare in tv a suggerire la prima riforma istituzionale che gli viene in mente..."
"Sì, ti criticheranno tutti... però inizieranno a discuterne".
"Tra qualche settimana si fa un sondaggio... e vualà, abbiamo consultato la base. Senza bisogno di tutte quelle ferraginose strutture intermedie".
"Siamo moderni, ahò. Io conosco un'agenzia di sondaggi che non sbaglia quasi mai, mi dice sempre quello che voglio sentire, vedrai che ci fanno un lavoro coi fiocchi".
"Allora vado?"
"Va', va'"
"Sparo la riforma?"
"Spara, spara... no, aspetta, mi è venuta in mente una cosa. In Italia c'è Berlusconi".
"Embè".
"Ecco, se facciamo il semipresidenzialismo, poi, va a finire che gli italiani eleggono lui, e non ce lo leviamo più dai..."
"Ma no, vedrai, eleggeranno te".
"Sul serio?"
"Vai tranquillo! Ti ricordi l'ultimo sondaggio?"
"Ah, già, i sondaggi, dimenticavo".
"Non sbagliano mai, no?"
"Quasi mai".
"E dicono sempre quello che vuoi sentire, no?"
"Con quello che paghiamo, ci mancherebbe".
"Allora vado, eh?"
"Vaivai".
"La sparo?"
"Sparaspara".
"Prodi se la prenderà".
"Pazienza".
"D'Alema s'incazzerà".
"Figata".

un potenziale di inciviltà