mercoledì, agosto 02, 2006

scrivere post da mezzi ubriachi

Scrivere post da mezzi ubriachi è coooooosì 2002, ma questa sera sei saltato fuori anche tu, Leonardo, e ho avuto voglia di dirti che qui si era pensato a te, e non certo per il tuo Marinetti o perché giocavi a soccer negli States, ma perché si parlava col tono di chi avrebbe potuto dirti ti voglio bene, oppure che era stata una fortuna, tra i grandi del Novecento, oltre a Jonathan Sisco, conoscere di persona anche te.
Io e la mia ex fidanzata abitiamo ancora assieme. Abbiamo già preso altre case tutti e due, ma questa sera eravamo ancora qui e abbiamo cenato in balcone e chiacchierando e bevendo è saltato fuori il tuo post di ieri in cui parlavi della lingua inglese, si rideva parecchio pensando alla piccola New York intravista anni fa, alla smisurata Australia, a ragazzi di Londra conosciuti a un matrimonio la settimana scorsa, al fatto che in ogni caso a Bologna scambiano ancora il mio accento per modenese, e poi io ho detto una cosa tipo che tu sei il santo protettore di noi provinciali, e mi riferivo esattamente a qualcosa come la dignità, niente di crepuscolare per una volta, perdio, e così è saltata fuori addirittura quella volta che tirasti in ballo Flaubert dopo aver letto La Fata, roba che si poteva perdonare solo in quegli anni. Santo cielo, ne sono passati undici.
E sai cosa? Sono ancora lì, sono ancora le cassette. Per esempio, prima, mentre cenavamo e finivamo il vino, io stavo pensando a come era riuscita bene la sequenza di cd che ascoltavamo, tra le cose migliori di quest'anno: Jag vet hur man väntar dei Vapnet, Demon degli Envelopes, Three's Co dei Tyde, Citrus degli Asobi Seksu, Let's Get Out Of This Country dei Camera Obscura... Non credo fosse solo merito di quei dischi se le parole erano fluite così bene. Né si trattava solo del vino, del fresco del balcone, della leggerezza dell'ultima settimana di lavoro prima delle ferie. Eravamo noi, lì, e c'eri anche tu. Questo luglio è proprio volato.

1 commento:

  1. ecco cos'e' questa sensazione.
    Mi e' finito il secolo.

    (Sono un po' triste adesso)

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