giovedì, giugno 22, 2006

Cosa provo e perchè

Certo tutti noi cambiamo, cresciamo, mutiamo in continuazione: comportamenti, idee, lavoro, luoghi, colleghi, amici, fidanzate/i. Ma ci sono cose che ci portiamo dietro dalla culla alla tomba.

Prendi il mio odio per i realisti ad esempio. E’ da quando avevo 13 anni, forse qualcuno in meno, che li odio. E li odio perché ho sempre trovato che nessuno spara cazzate su cazzate come un “realista” con in più sempre quel sottotesto borioso “Occhio che ti sto dando una lezione su come si sta al mondo ragazzino”. Ecco io ricordo che a 13 anni, forse qualcosa in meno, odiavo Mario Cervi che nella sua rubrica su Gente, settimanale allora sempre presente nei cessi di casa mia, ci spiegava quanto era dolorosamente impossibile eliminare l’apartheid dal Sudafrica.

Secondo voi io adesso quando leggo Rocca che ci spiega quanto è dolorosamente impossibile eliminare Guantanamo dalla faccia della terra cosa provo ?

5 commenti:

  1. c'entra 'na mazza, cragno, ma visto che s'è incendiato un altro ariete?
    stavolta non c'è nemmeno stato bisogno dell'esercito del mahdi

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  2. Cragno, a parte la tua ossessione per Rocca (ma coltivare qualche interesse alternativo? chessò, il calcio, la figa - anche i fighi, volendo), una spiegazione c'è: si chiama Sindrome di Peter Pan.
    Più seriamente (forse), c'era chi considerava ineliminabile la Cortina di Ferro - e s'arrangiasse chi ci stava dietro; o chi ancora oggi considera ineliminabile l'oppressione delle donne in culture diverse dalla nostra.

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  3. secondo me tu provi odio, ma soprattutto la necessità di comunicarlo a noi.

    E noi secondo te cosa (ahuuuung...) proviamo?

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  4. caporale: ma secondo te perchè leonardo ha chiesto che venga dato proprio quel carro ai militari in iraq ? mica ti sarai bevuto la panzana umanitaria

    griso: già. E basterebbe il primo esempio che fai per diffidare dei realisti. (cmq non preoccuparti per me, ho tanti altri interessi oltre a Rocca)

    leonardo: necessità di comunicare io ? no scrivo su questo blog solo per lo stipendio che mensilmente mi passi

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  5. no, dai, dio bono, cragno, leonardo è veramente buono. anche nelle sue chiacchere al cellulare, lui è l'unico che può andar tranquillo, mai una parola cattiva, mi ci gioco quasi tutto, comprensione per tutti, disinteresse per la patonza a meno che non sia nel quadro di un rapporto serio e a lungo periodo. sarei sorpreso del contrario.

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